D445 1017 XMPR

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Novità

Art. 6000200

D.445.1017 in livrea XMPR

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198,00
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Descrizione Articolo

Riproduzione in perfetta scala N della D.445.1017 (prima serie) in livrea XMPR

Epoca

Ambientabile da fine anni '90 ad oggi (Norma NEM 814-I: Epoca V a,b e VI)

Dettagli tecnici.

La motrice è in metallo bianco, finemente dettagliata. Motorizzazione e presa di corrente su entrambi i i due carrelli. Il peso della motrice e la forza del motore coreless permettono una grande forza di trazione. La macchina è analogica, ma predisposta per il digitale tramite presa NEM, e volendo per il sound. il sottotelaio ha un'ampia nicchia che permette di posizionare altoparlanti da 11 x 15 mm, quindi abbastanza generosi da garantire un suono corposo. La main board é realizzata da Almrose e presenta alcune funzioni di gestione delle luci (naturalmente se in digitale), come disinserimento luci rosse e controllo del terzo faro. Sono assenti invece le luci in cabina. La macchina è corredata con tabelline che permettono di settare facilmente i CV necessari per il corretto funzionamento in digitale per i decoder delle marche più note e diffuse, VEDI ISTRUZIONI .

Cenni storici

Le FS D.445 sono le ultime locomotive Diesel da trazione entrate in servizio nel parco delle Ferrovie dello Stato. All'inizio degli anni Settanta queste, infatti, progettarono una nuova motrice Diesel unificata, ovvero adatta sia al servizio merci che a quello passeggeri. Le macchine, che sono una evoluzione delle precedenti D.443, furono prodotte negli anni tra il 1974 e il 1988 in tre serie (prima serie numerata da 1001 a 1035, seconda da 1036 a 1055, terza da 1056 a 1150).
Tra le altre cose, il progetto mirava a superare l’annoso problema del riscaldamento: nell’epoca del vapore, la locomotiva lo forniva alle carrozze, mentre in quella attuale la corrente necessaria, captata dal locomotore elettrico, viene passata alle vetture tramite la condotta REC. Le motrici diesel non potevano fornire né l’uno né l’altra, e quindi vennero adottati i carri riscaldo, in un primo tempo con caldaia a vapore, e successivamente dotati di generatore elettrico. Questi però richiedevano personale che li gestissero, e quindi facevano crescere i costi di esercizio. Già all’epoca delle D.341 si era tentata una soluzione, mettendo a bordo di alcune motrici una caldaietta in grado di fornire vapore. La stessa idea, in versione moderna, fu una delle caratteristiche fondamentali del progetto delle D.445. Queste furono infatti dotate di un sistema alternatore + raddrizzatore che fornisce la necessaria corrente continua a 3000 V che alimenta la condotta REC di cui la macchina è dotata. Una delle immediate conseguenze di questa novità fu che le D.445 si imposero nella trazione passeggeri sulle linee non elettrificate, relegando tutte le motrici diesel più anziane alla movimentazione delle merci, e pensionando i carri riscaldo.
La successiva innovazione avvenne con la seconda serie, quando le macchine furono dotate di condotta a 78 poli per il telecomando: possono quindi essere utilizzate per treni navetta senza il perditempo del ricollocamento della motrice in testa al treno, ma utilizzando le apposite carrozze semipilota. Il fatto fu sottolineato da un cambio di livrea, che passò da quella fino ad allora standard per i diesel (verde magnolia e isabella) alla MDVC (beige con strisce in arancio e viola). Rispetto alla prima serie cambiarono anche i vetri, che divennero piatti anziché curvi sugli angoli della cabina. Le macchine di prime serie vennero poi modificate adottando gli stessi vetri, ed alcune di esse acquisirono anche la condotta a 78 poli.
La terza serie nacque nella stessa livrea MDVC, e presenta poche differenze: alcune migliorie nel sistema di raffreddamento, ma soprattutto l’adozione di luci rosse (in precedenza le motrici in coda dovevano montare dei dischetti rossi sui fanali a luce bianca).
Negli anni successivi vi fu l’adozione, per la maggior parte degli esemplari di tutte le serie, della livrea XMPR (in diverse versioni che differiscono per piccoli particolari).
In epoca contemporanea si ha un momento di gloria quando alcune motrici vengono nobilitate dalla livrea IC per servire gli Intercity sulla linea ionica. Al tempo stesso si assiste ad una progressiva dismissione di alcune di queste macchine dopo oltre 30 anni di esercizio: sono probabilmente le ultime Diesel da trazione della storia FS, e verranno via via sostituite, per il traffico passeggeri, da automotrici termiche di nuova generazione.

Referenze per approfondimenti