E 645 I serie

E 645 I serie
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E 645 I serie

Art. 5000210

Riproduzione in perfetta scala N del locomotore E 645-101 Livrea: castano - isabella.

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Descrizione Articolo

Riproduzione in perfetta scala N del locomotore E 645-101 Livrea: castano - isabella.

Meccanica: Modello realmente articolato, motorizzazione su i due carrelli di estremità e motore centrale.

Estetica: In un'ottica di massima robustezza d'uso, la cassa è realizzata in un unica fusione di metallo bianco con dettagli finemente riprodotti, i pantografi in fotoincisione di acciaio inox garantiscono qualità di funzionamento e resistenza per il plasticista più esisgente.

Parte elettrica: per assicurare l'articolazione delle casse nei raggi più stretti R1 (192mm), il modello è dotato di un circuito stampato flessibile che permette di avere illuminazione fari con inversione di marcia rosso/bianco e la predisposizione al digitale secondo lo standard Next 18.

Breve storia del locomotore

All'inizio degli anni cinquanta le Ferrovie dello Stato, esaurita la fase della ricostruzione postbellica, intrapresero la progettazione di locomotive di potenza in grado di fornire migliori prestazioni in termini di capacità di traino e di minori tempi di percorrenza. Tra le locomotive elettriche disponibili nel parco rotabili FS, tutte di progettazione anteguerra, nessuna raggiungeva la potenza di 3000 kW; le E.626 e E.636, progettate nel periodo fascista e costruite tra questo e il secondo dopoguerra erano ambedue al di sotto dei 2000 kW continuativi mentre le E.428 a cui erano affidati i treni viaggiatori più importanti a malapena superavano i 2500 kW continuativi e, sebbene previste per velocità fino a 130 Km/h, soffrivano di problemi di stabilità che ne limitavano la velocità massima oltre al fatto che le loro prestazioni con treni viaggiatori pesanti e su linee in salita si rivelavano del tutto insufficienti.

Lo sviluppo del progetto E.646 venne incentrato sull'evoluzione meccanica della trasmissione e sull'incremento della potenza di trazione: venne creato un nuovo tipo di motore, il Tipo 82-333FS a 6 poli, più potente dei Tipo 32R a 4 poli usati sulle motrici in circolazione. Il progetto delle nuove motrici venne sviluppato dall'Ufficio Studi del Servizio Materiale e Trazione delle Ferrovie dello Stato nel 1956[1], che affidò la produzione e l'industrializzazione a TIBB. Nell'ottobre 1958 i primi prototipi di preserie (E.646.001/005) furono consegnati alle FS: si trattava di 5 locomotive molto simili nell'estetica alle E.636 di cui riprendevano la meccanica e la suddivisione in semicasse articolate. Nonostante l'apparenza si trattava tuttavia di macchine profondamente diverse nella parte elettrica e nella trasmissione.

In seguito ai collaudi positivi nell'esercizio corrente si procedette alla consegna delle 32 motrici di prima serie che vennero realizzate con la struttura derivata dalla E.636 ma con nuovi carrelli U1250 dal passo più corto (diversi da quelli dei 5 prototipi ed adottati anche per la seconda serie) di questo lotto 15 furono per il traffico passeggeri (E.646.006/020, Rapporto di trasmissione 25/64) e 17 per il traffico merci (E:646.021/037, rapporto di trasmissione 21/68), differenziate per la livrea: grigio nebbia e verde magnolia per la versione passeggeri, più veloce, castano e isabella per quella merci uguale a quella delle progenitrici E.636.

A questo punto la nuova numerazione delle motrici per treni merci di prima serie risultava inopportuna, andando a sovrapporsi a quella delle unita di seconda serie. per risolvere il problema le suddette furono immatricolate E645.001/017. le unita passeggeri (dotate come tutte le macchine di prima serie della cabina poligonale derivata dalle E.636, più scomoda ed angusta di quella delle macchine più moderne di seconda serie) passarono ai seriali da 018 a 032 con sostituzione del rapporto di trasmissione, (Da 25/64 a 21/68) e coloritura in livrea castano e Isabella, (tutte le locomotive di prima serie erano dotate fin dall'origine di dispositivo anticabraggio al pari delle nuove E.645.033/093 di seconda serie mentre le E.646.006/210 di seconda serie e i 5 prototipi E.645.001/005 non ne sono provvisti) operazione effettuata man mano che venivano consegnate le nuove unità di seconda serie (Queste locomotive a differenza delle altre furono rinumerate in ordine casuale senza seguire la sequenza originaria)
Nel 1962 si aggiunse una livrea speciale in celeste e blu per due macchine di seconda serie, la 646.035 e la 037, utilizzate per il Treno Azzurro.